Concorsi pubblici? Conteranno voto di laurea, ateneo e lingue

Concorsi pubblici Conteranno voto di laurea, ateneo e lingue
Concorsi pubblici Conteranno voto di laurea, ateneo e lingue

Da domani nei concorsi pubblici non sarà solo il voto di laurea a fare la differenza, ma conteranno anche l’ateneo dove si è conseguita la laurea e la conoscenza delle lingue straniere.

“Superamento del mero voto minimo di laurea quale requisito per l’accesso” e “ possibilità di valutarlo in rapporto ai fattori inerenti all’istituzione che lo ha assegnato”. Questo è scritto in un emendamento al DDL sulla Pubblica Amministrazione appena approvato dal Senato.

Ma non è finita qui, perché la rivoluzione nella P.A. passa anche dall’inglese e dalle lingue straniere. Infatti nel DDl è sancita l’importanza della conoscenza delle lingue che si dovrà verificare sempre e sarà un requisito indispensabile o per la partecipazione al concorso stesso, oppure come titolo di merito.

Per arrivare a una “valutazione uniforme”, sarà cambiato anche il format dei concorsi. Lo scopo è di sbarrare la strada ai furbi che trovano sempre il modo di aggirare i controlli.

Le selezioni pubbliche, inoltre, ci sarà un polo unico, una specie di dipartimento che non dovrebbe gravare economicamente sulla finanza pubblica, con il compito di organizzare gestire le prove.

Per quanto riguarda gli esami, ci saranno diverse tappe che daranno la possibilità di acquisire titoli che possono valere per più concorsi.

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