La CGIA di Mestre informa che diminuisce il valore degli immobili negli ultimi cinque anni ma, in compenso, aumentano le tasse.
Se da una pate si registra un crollo complessivo del valore degli immobili intorno a 1 miliardo, dall’altra si registra un aumento notevolissimo delle tasse, che arriva fino al 31,2%.
Questi dati ci vengono forniti dalla ormai famosa CGIA di Mestre, che purtroppo su certe cose non sbaglia un colpo.
Inoltre: in termini assoluti dal 2010 al 2014 c’è stato un incremento delle tasse sugli immobili, pari a 12,3 miliardi di euro.
L’amaro commento di Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia, che non è la Cgil, è che “siamo meno ricchi ma paghiamo di più.” E come dargli torto?
Ma Bortolussi ha una sua ricetta, battute a parte? Insomma pare proprio che “il settore dell’edilizia stia vivendo la crisi più pesante mai registrata negli ultimi 70 anni,” commenta ulteriormente Bortolussi.
Sempre secondo la famigerata Cgia la selva di tasse e imposte che grava sugli immobili è spaventosa.
Irpef, Ires, Registro e bollo sui contratti di locazione, cedolare secca, imposte ipotecarie e di successione e chi più ne ha più ne metta. Quindi la ricetta sembra semplice: la diminuzione delle tasse. Finalmente.
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