La Camera dei Deputati ha detto basta vitalizi per dieci deputati condannati.
Alla fine il nostro Parlamento è riuscito a revocare l’indennità a causa di reati gravi commessi da suoi ex appartenenti. Ovviamente, devono essere condanne definitive.
Lo stesso ha fatto il Senato per suoi 8 ex senatori. La decisione è stata presa all’unanimità dagli Uffici di Presidenza dei relativi organismi in questione.
Tuttavia al voto non hanno partecipato i rappresentanti di Forza Italia e Ncd. Troppi scheletri nell’armadio?
Oppure eccessivo garantismo, fino ad arrivare al protezionismo? Ma in effetti, così, a spanne, diremmo che quello dei diritti acquisiti è terreno sempre estremamente delicato.
Al momento, il cosiddetto vitalizio viene dato a 1548 deputati, molti dei quali ultraottantenni; per questi ultimi non è possibile l’accertamento delle condanne definitive, in quanto il casellario giudiziale è attivo solo fino a 80 anni e non oltre.
Almeno in linea teorica. E infatti la Presidente della Camera Laura Boldrini non si ferma e infierisce: ha chiesto alla Corte di Cassazione una ricerca circa le condanne anche per gli over 80. Francamente, ci sembra un po’ troppo…
Fra i “revocati” più famosi: Berlusconi, Dell’Utri, Cecchi Gori, Pietro Longo, Francesco De Lorenzo.
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