Assegno di ricollocamento: cos’è e quali sono le novità che lo riguardano

Assegno ricollocamento

Nelle ultime ore si è tornato a parlare di assegno di ricollocamento. Ma cos’è?

Cos’è l’assegno di ricollocamento

Si tratta di un provvedimento approvato grazie al più che discusso Jobs Act dell’ormai ex governo Renzi; infatti per merito di un decreto, per l’esattezza il 150 dell’anno 2015 è stata ridefinita la condizione di disoccupazione, facendo alcune rilevanti specifiche sopratutto per quanto lo riguarda lo status stesso del disoccupato, che a partire dal 2015 si è concentrato particolarmente sulle condizioni di disoccupato parziale e a rischio disoccupazione.

Il provvedimento è volto a dare un ulteriore sostegno a tutte quelle persone che pur avendo beneficiato degli aiuti INPS, tra cui la Naspi, risultino ancora inoccupate: proprio loro avranno diritto all’assegno di ricollocamento, che consentirà di accedere a corsi di formazione promosse da Regioni e Centri per l’Impiego. Chiaramente coloro che avessero intenzione di fare domanda dovranno rispettare una serie di requisiti, primo tra tutti avere usufruito della Naspi dell’Inps. Inoltre i richiedenti dovranno appartenere ad una delle seguenti categorie:

  • Disoccupati parziali, ovvero coloro che pur lavorando hanno un reddito tale da esser classificato come esente da Irpef.
  • Disoccupati, tutti coloro il cui rapporto di lavoro è stato interrotto per cause come licenziamento collettivo, scadenza del contratto a tempo determinato, e dimissioni se motivate da giusta causa.

Tutti gli interessati per la domanda dovranno appoggiarsi ad un Centro per l’Impiego, e saranno in grado di seguire corsi di formazione o fare attività di volontariato; l’accredito dell’assegno dipenderà dalla disponibilità dei fondi, e in ogni caso se la partecipazione ai corsi non sarà attiva esso cesserà. Presso un Centro per l’Impiego sarà possibile stipulare il cosiddetto Patto di Servizio, previa valutazione.

Le news riguardo l’assegno di riollocamento

Nei prossimi giorni alcuni disoccupati potrebbero ricevere delle lettere, valide a tutti gli effetti come un invito a prendere parte all’esperimento rappresentato dall’assegno di ricollocamento. Tutto ciò è stato reso possibile dall’accordo tra Anpal, Ministero del Lavoro e Regioni. grazie al quale verranno stabilite delle convenzioni atte ad impiegare i fondi nel progetto.

Inoltre, verrà garantito impegno e continuità da parte dei Centri per l’Impiego, nella speranza che molti “ricollocati” possano finalmente trovare un impiego in linea con i propri studi e la propria formazione professionale.

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