Per Rosario Crocetta, Governatore della Sicilia, la richiesta di voto anticipato è irricevibile.
Che cosa voglia dire esattamente questo irricevibile, non si capisce bene, in ogni caso Crocetta è fermamente intenzionato a restare alla presidenza della Regione.
Se arriva una richiesta di voto, sia essa di sfiducia o di voto anticipato, comunque, se è stata formulata nei termini di legge, deve andare avanti. In ogni caso il buon Rosario afferma che “si rifiuta di offrire le sue carni ai carnefici e non può dimettersi per un’intercettazione che non c’è”.
I falsi scoop non possono decidere le sorti dei governi. E su queste ultime affermazioni probabilmente Crocetta ha ragione. L’intercettazione, che alcuni dicono esista, non si trova.
Il gioco bieco e fetido di tirare fuori intercettazioni per utilizzarle politicamente, anche se non hanno un rilievo penale, deve finire. A maggior ragione se poi non si riesce a capire se le intercettazioni esistano o no.
Ed è veramente inammissibile e ingiustificabile, questo sì, che non si riesca mai a capire chi fornisca le intercettazioni e, soprattutto, perché a chi le riceva, in questo caso i giornalisti, non passi mai per la mente di citare mai le fonti.
E che non siano aperte le relative inchieste sulle fughe di notizie, ovviamente.
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